Alessandro Del Piero ( Il Capitano )


  



Alessandro Del Piero (Conegliano9 novembre 1974) è un calciatore italianoattaccante della JuventusCampione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006.
Soprannominato Pinturicchio, si è segnalato sin da giovane come uno dei maggiori talenti espressi dal calcio italiano.[2]
Capitano della Juventus dal 2001, ha segnato in tutte le competizioni a cui ha partecipato con la squadra, di cui detiene il primato assoluto di gol (290)[3] e di presenze (704).
È stato inserito per tre anni consecutivi (1995-1996, 1996-1997, 1997-1998) nella Squadra dell'Anno secondo l'associazioneEuropean Sports Magazines. L'Association of Football Statisticians (The AFS), classificando i Più grandi calciatori di sempre, lo ha incluso al 60º posto.[4] Nel 2000 è risultato essere il calciatore più pagato del mondo tra stipendio e introiti pubblicitari.[5]
Con 321 gol segnati in carriera tra club e Nazionale è in assoluto il terzo miglior marcatore di sempre italiano, dietro solo aSilvio Piola (364 gol) e Giuseppe Meazza (338).[6].
Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, redatta da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della Federazione internazionale, ed è anche risultato 49º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti. Inoltre è stato incluso tra i 50 candidati al Pallone d'oro sei volte, classificandosi quarto nel 1995[7] e in quello contestato[8] del 1996.[9] Con la Nazionale ha totalizzato 91 presenze e 27 reti, partecipando a tre Mondiali e quattro Europei. È stato il migliore calciatore italiano nel 1998 e nel 2008, nominato dall'Associazione Italiana Calciatori.

Biografia

Passò l'infanzia nella frazione di Saccon di San Vendemiano, nella casa di famiglia dove ancora oggi[quando?] vive la madre Bruna, vedova del padre Gino deceduto nel 2001. Ha un fratello più grande di nove anni, Stefano, con un passato da calciatore dilettante, che dal 2007 è il suo procuratore[10] e una sorella adottiva di nazionalità romena.[11] Ha conseguito il diploma di ragioneria.[12] Molto riservato riguardo alla sua vita sentimentale, il 12 giugno 2005 sposò in gran segreto la fidanzata storica Sonia Amoruso, cui era legato dal 1998. La cerimonia ebbe luogo in una chiesetta sulla collina di Torino, nella piccola parrocchia di Mongreno e venne celebrata da don Luigi Ciotti.[13] Il loro primo figlio, Tobias, è nato il 22 ottobre 2007,[14] mentre la secondogenita Dorotea è nata il 4 maggio 2009. Il 27 dicembre 2010 è diventato padre per la terza volta, di Sasha.[15] Al di fuori del mondo del calcio, pratica con regolarità il golf e ama la pallacanestro e il tennis. È tifoso e amico personale del cestista canadese Steve Nash, oltre che del musicista Noel Gallagher, ex capo band degli Oasis.[16][17] Nel 2006, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, svoltisi a Torino, fece da tedoforo portando la fiaccola olimpica.[18] Nel 2007 è comparso insieme ad altri colleghi calciatori nel film L'allenatore nel pallone 2.[19] È fra i personaggi sportivi più ricercati dalle aziende che vogliono pubblicizzare il loro marchio.[20] È apprezzato per le sue qualità umane,[21] per la sua educazione e pacatezza, e per il senso di responsabilità che lo ha sempre contraddistinto.[22]

Del Piero e l'Avvocato Agnelli

L'avvocato Agnelli si dimostrò un suo ammiratore, affibbiandogli alcuni soprannomi: nell'agosto del 1995 lo chiamò "Pinturicchio",[23][24] come il pittore rinascimentale, per differenziarlo da Roberto Baggio a cui aveva attribuito il soprannome di "Raffaello", riferendosi alla bellezza del suo modo di giocare e dei suoi gol.[25] Successivamente diventò "Godot",[26][27] per motivarlo nel difficile periodo successivo all'infortunio al ginocchio.

L'impegno sociale

La maglietta n. 10 della Juventus indossata da Del Piero il 29 maggio 1998 è stata messa in un'asta di beneficenza, dove è stata aggiudicata per 5.200.000 lire, poi devoluti alla "Fondazione Bambini in Emergenza" presieduta da Mino Damato, che contribuirono alla realizzazione di una scuola e di una Casa-famiglia per i bambini abbandonati e vittime dell'Aids.[28] Nel 2006, usò la sua fama e denaro per promuovere e sostenere la ricerca sul cancro e in segno di riconoscimento ricevette dal Presidente della Repubblica e dallaAssociazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) il premio "Credere nella ricerca" nel novembre dello stesso anno.[29] Il 18 maggio 2009, grazie alla Partita del Cuore tra laNazionale cantanti e la formazione Ale 10+, capitanata dallo stesso Del Piero e disputata allo stadio Olimpico di Torino, sono stati raccolti oltre 180.000 euro destinati a diversi progetti di solidarietà.[30] Il 1º aprile 2011 lancia il progetto "Ale10friendsforJapan" da lui ideato per aiutare gli abitanti del Giappone colpiti dalla tragedia dello tsunami creando unsito Internet per la vendita di alcune t-shirt, il cui ricavato sarà destinato alla Croce Rossa giapponese.[31] L'iniziativa termina il 13 settembre 2011 con un ricavato pari a 303 880dollari (circa 221 438 ).[32]

Caratteristiche tecniche

Fantasista, è una seconda punta dotata di grande talento.[33] Dal punto di vista tattico predilige il ruolo di seconda punta, anche se è in grado di ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato. In passato (in particolare con la Nazionale, sotto la guida di Arrigo Sacchi) ha infatti giocato nel ruolo di ala sinistra; ha inoltre agito talvolta anche da trequartista dietro le due punte, mettendo in mostra la sua visione di gioco e le sue qualità di impostazione, ma solo in casi particolari e controvoglia.[34][35]

Il "gol alla Del Piero"

Nei suoi primi anni alla Juventus, un particolare tipo di gol, realizzato con un tiro a rientrare (a parabola) dal vertice sinistro dell'area di rigore verso l'incrocio dei pali più lontano, realizzato molte volte (nella stagione 1995-1996, soprattutto in Champions League), venne contrassegnato dalla stampa sportiva e dal pubblico come "gol alla Del Piero".[36][37][38]Dopo l'exploit del 1996, ha segnato altre volte in questa maniera,[39][40] rendendo il "gol alla Del Piero"[41] un termine usato per definire i gol segnati anche da altri giocatori con questo gesto tecnico.[42][43]

Carriera

Club

Gli esordi

Iniziò a tirare i primi calci al pallone nel campo parrocchiale di Saccon,[44][45] per poi giocare nella squadra del paese natale San Vendemiano dove, nonostante la giovane età, mise subito in luce la sua bravura, anche se la madre voleva che giocasse in porta, così da sudare di meno e non ammalarsi.[46] Il sacerdote del paese, che fungeva anche da presidente della squadra, parlò del giovane con alcuni dirigenti del Padova, inizialmente invano a causa delle perplessità dovute al fisico minuto ed esile del ragazzo.[47]

1992-1994: Padova e l'approdo alla Juventus

Nel 1992 venne acquistato dalla squadra patavina ed inserito nella formazione Allievi. All'età di 16 anni esordì in Serie B sotto la guida di Mauro Sandreani e, il 22 novembre 1992, realizzò la sua prima rete con la maglia del Padova, e prima da professionista, siglando il 5-0 finale ai danni della Ternana.[36][48] Attirò l'attenzione dei maggiori club che se lo contesero ma, alla fine, nell'estate del 1993 grazie a Giampiero Boniperti venne acquistato dalla Juventus per cinque miliardi di lire, con un ingaggio al giocatore di 150 milioni di lirea stagione più premi a rendere,[49][50] dopo essere stato rifiutato dal Milan, soddisfacendo così il desiderio del giocatore stesso di voler giocare nella squadra torinese.[46] BenchéGiovanni Trapattoni lo portò subito in ritiro con la prima squadra, venne inserito nella formazione “Primavera” allenata da Cuccureddu, partecipando con la squadra alla conquista delTorneo di Viareggio e dello scudetto Primavera. Esordì in Serie A il 12 settembre 1993, subentrando a Fabrizio Ravanelli al 74º minuto di Foggia-Juventus, terminata poi 1-1, e tre giorni dopo, nella gara dei trentaduesimi di finale della Coppa UEFA debuttò come sostituto nelle Coppe europee contro la Lokomotiv Mosca. A una settimana dall'esordio in campionato, realizzò il suo primo gol in bianconero, in Juventus-Reggiana, contribuendo al 4-0 finale.[51] Impressionò il 20 marzo, quando mise a segno una tripletta nel 4-0 con cui la Juventus batté il Parma. Da quel momento, Del Piero fu impiegato con maggiore continuità.[49] Al termine di quella prima stagione in bianconero, in cui si divise tra Primavera e prima squadra, totalizzò 14 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA, e realizzò 5 reti, tutte in Serie A.[49] Nell'estate del 1994 nella Juventus cambiarono i vertici societari con l'arrivo di GiraudoBettega e Moggi, che affidarono la squadra a Marcello Lippi.

1994-1995: Lo scudetto, la Coppa Italia e l'esordio in Nazionale

Il 1994-95 iniziò con un gol al Napoli in campionato, mentre il 4 dicembre siglò un gol che permise alla squadra di battere per 3-2 in rimonta la Fiorentina nei minuti finali.[52] Il 13 settembre realizzò il primo gol in Europa, nell'incontro di Coppa UEFA contro il PFC CSKA Sofia terminato 3-2 per la formazione bulgara; il gol fu vano, ai fini del risultato, in quanto la giustizia sportiva europea annullò la partita per posizione irregolare del giocatore bulgaro Petar Mihtarski, assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juventus, ma comunque conteggiato nelle statistiche UEFA. Compreso il gol all'Eintracht in Coppa UEFA il 14 marzo, primo ufficiale in Europa per lui,[53] in quella stagione totalizzò 10 gol in 50 partite disputate. Campione d'Italia e vincitore della Coppa Italia, debuttò anche in Nazionale nel marzo del 1995, realizzando il primo gol in azzurro pochi mesi dopo.

1995-1996: Champions e Supercoppa Italiana

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce UEFA Champions League 1995-1996.

Del Piero festeggia dopo aver vinto la finale dellaChampions League del 22 maggio 1996
Nella stagione 1995-1996 la Juventus decise di puntare su di lui e lasciò partire Roberto Baggio, non senza perplessità da parte dei tifosi e degli organi di stampa, riguardo al rischio di puntare tutto su un giocatore che aveva ancora molto da dimostrare.[54] Il13 settembre realizzò il primo gol in Champions League al Borussia Dortmund, con un tiro a giro sul secondo palo che diventerà la sua specialità.[55] All'età di 20 anni si ritrovò il numero 10 sulle spalle e guidò la Juventus al trionfo in Champions Leaguemantenendo il 100 % di presenze, segnando 5 gol nelle prime 5 partite ed uno, il 13º ed ultimo stagionale per lui, nella gara dei quarti di finale contro il Real Madrid il 20 marzo del 1996, che permise alla Juventus di accedere alle semifinali di Champions, trofeo che vincerà in finale a Roma contro l'Ajax. Vinse anche la sua prima Supercoppa Italiana, confezionando l'assist per il gol-partita di Vialli nella finale contro il Parma. Concluse l'intera stagione avendo giocato in tutte le partite per le quali era a disposizione, vinse il Trofeo Bravo 1995-96, assegnato al miglior giocatore Under 21 d'Europa, e giunse quarto nella graduatoria del Pallone d'oro 1995 e 1996.

1996-1997: Serie A, Coppa Intercontinentale e Supercoppa europea

Nel 1996-97, a novembre, con un suo gol aiutò la Juventus a conquistare con un turno di anticipo un posto nei quarti di UEFA Champions League grazie alla quarta vittoria nella fase a gironi in altrettante gare — successo per 1-0 contro il Manchester United: fino ad allora nessuna squadra italiana aveva mai vinto nel campo dell'Old Trafford[56]. La sua popolarità all'estero crebbe anche grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sudamericani del River Plate, in cui segnò la rete decisiva. Il 23 febbraio 1997, contro la Fiorentina, marcò il suo cinquantesimo gol ufficiale in carriera con la maglia bianconera.[57] Alzò la sua terza coppa internazionale in meno di un anno contro il Paris Saint-Germain contro cui mise a segno una doppietta e due assist per la vittoria nella Supercoppa europea; poi si procurò uno strappo muscolare semitendinoso alla coscia destra che lo tenne fermo due mesi.[58] Giocò la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva entrando nel secondo tempo, mentre la Juventus perdeva 2-0 contro il Borussia Dortmund (Lippi aveva preferito tenerlo in panchina dopo il rientro da un infortunio):[59] subito dopo l'ingresso in campo segnò il suo 15º ed ultimo gol stagionale, un colpo di tacco al volo, che non evitò la sconfitta ai bianconeri nella finale, persa per 3-1. A fine stagione vinse comunque il suo secondo campionato e fu il miglior marcatore della rosa.

1997-1998: Supercoppa Italiana, Scudetto e miglior calciatore italiano

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce UEFA Champions League 1997-1998.
Giocò la stagione 1997-1998 ad alto livello, vincendo subito la Supercoppa Italiana ed esordendo con una doppietta al Feyenoord in Champions League con la quale eguagliò e superò le marcature di Paolo Rossi (fermo a 11 reti) in Champions League avvicinando il record bianconero assoluto detenuto da Platini.[60] Il 21 settembre contro il Brescia segna la sua prima marcatura in Campionato siglando il gol del 4 a 0 finale.
Il 1º ottobre 1997 in trasferta si rese autore di un gol alle spese del Manchester United, il terzo gol più veloce nella storia della Champions, segnato dopo 20 secondi e 12 centesimi; la partita terminò 3-2 per il Manchester.[61] Fu uno dei sei giocatori della Juventus a essere nominato per il Pallone d'oro. Nel terzo turno di Coppa Italia contro il Lecce segna il primo gol in stagione in tale competizione, la partita viene vinta dalla Juve per 2 a 0. Il 6 dicembre realizza 2 gol nella partita vinta 2 a 1 contro la Lazio. A dicembre, con tre reti all'Empoli, raggiunse per la prima volta la doppia cifra per quanto riguarda i gol in Serie A. Il primo febbraio 1998 segna nella prima del girone di ritorno contribuendo alla vittoria contro il Lecce per 2 a 0. Nella sfida di Torino contro il Milan del 28 marzo realizza una doppietta (4-1).
Il 1º aprile 1998, contro il Monaco, realizzò una tripletta che gli permise di superare Michel Platini per numero di gol in Champions diventando il calciatore bianconero che ha segnato di più in questa competizione. Segnò 5 gol nella fase a gironi ed altri 5 in quella a eliminazione diretta spianando la strada alla sua squadra verso la sesta finale della sua storia. Miglior marcatore della competizione, giocò ogni minuto della fase a eliminazione diretta che portò poi la Juventus a perdere 1-0 contro il Real Madrid la finale da lui giocata in precarie condizioni fisiche a causa di un precedente infortunio.[62] Il 24 aprile segnò contro i rivali dell'Inter il gol decisivo che valse lo scudetto. Chiuse la sua stagione avendo segnato 21 gol in campionato, 10 in Champions League ed uno in Coppa Italia per un totale di 32 gol. Per la terza edizione consecutiva venne inserito nella Squadra dell'Anno ESMe fu premiato per le prestazioni del 1998 con un Oscar del calcio AIC come migliore calciatore italiano.[63]

1998-1999: L'infortunio

Il 1998-1999 cominciò con un gol alla Lazio nella Supercoppa italiana, che non bastò alla Juventus per vincere il trofeo, e proseguì con due reti in campionato contro Vicenza e Inter, battuta 1-0. Un giorno prima del suo compleanno, l'8 novembre 1998, al 92º minuto della partita Udinese-Juventus, si infortunò gravemente al ginocchio sinistro,[64] riportando la lesione del legamento crociato anteriore e posteriore che lo costrinse all'intervento chirugico negli Stati Uniti e a rimanere fermo per 9 mesi,[65] dopo aver giocato appena 8 partite. Il campionato ormai era compromesso e il percorso in Champions terminato contro il Manchester United, capace di rimontare al Delle Alpi il doppio svantaggio firmato da Inzaghi. Ai bianconeri sfuggì anche la qualificazione diretta alla Coppa UEFA, ottenuta poi tramite la vittoria in Intertoto. La Juventus finì la stagione con l'abbandono di Marcello Lippi ed il settimo posto in campionato. Intanto, il 29 giugno, dopo una lunga trattativa legata all'ingaggio e ai diritti di sfruttamento della sua immagine,[66][67] firmò il rinnovo del contratto, con un prolungamento fino al 2004 ed un adeguamento economico dell'accordo, che venne portato a 10 miliardi di lire contro i 3,5 che guadagnava prima.[67][68]

1999-2000: L'appannamento

Tornato dall'infortunio, con Carlo Ancelotti in panchina, festeggiò il ritorno in campo con un gol e un assist per la Juve nel 5-1 ottenuto contro il Rostov nella semifinale di ritorno dellaCoppa Intertoto.[69] Sono stati tutti suoi gli assist nella vittoria in finale della Juventus per un complessivo 4-2 tra andata e ritorno contro il Rennes che regalò per la prima volta ai torinesi la Coppa Intertoto.[70][71] Poi segnò all'Omonia Nicosia in Coppa UEFA. Titolare in tutte e 34 le partite di campionato, durante la stagione non giocò agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato per via della cosiddetta «legge della flessione» che colpisce i reduci dai grandi infortuni.[72] Riuscì a segnare 12 gol stagionali: 9 in campionato, di cui però 8 su rigore (100% di realizzazioni), intervallati da uno su azione in Coppa Italia alla Lazio, e creò oltre 20 assist (miglior assist-man del campionato). L'allenatore Ancelotti fu spesso criticato per la sua insistenza nel far giocare il numero 10 bianconero, da molti giudicato un calciatore finito e incapace di tornare a giocare ad alti livelli.[73] Il 7 maggio 2000 segnò il suo unico gol su azione, di testa, in campionato al Parma,[74] nella penultima giornata. Sembrava poter essere decisivo per la vittoria del torneo, ma lo scudetto, per la sconfitta della Juventus a Perugia all'ultima giornata e tra molte polemiche,[75] andò alla Lazio, in vantaggio di un solo punto rispetto alla Juventus.

2000-2001: La ripresa

Inaugurò il suo 2000-2001 con un gol decisivo al Napoli il 30 settembre,[76] poi si fermò ancora per problemi muscolari. Il 18 febbraio 2001, durante la partita Bari-Juventus, segnò un gol che lo portò ad esultare con un pianto ed una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima.[77] Questo episodio rappresentò un nuovo spartiacque nella sua carriera: giocò un positivo finale di stagione e da quel momento trovò nuovamente fiducia nei propri mezzi.[78] Con un colpo di testa vincente contro la Roma, il 5 maggio aprì le marcature, ma la squadra arrivò comunque al secondo posto.[79]

2001-2002: Lo scudetto da capitano

Il ritorno del tecnico Marcello Lippi sulla panchina della Juventus fece lievitare ulteriormente il suo rendimento nella stagione 2001-2002 in cui mise a segno 21 reti. Promosso capitano della squadra, al debutto casalingo in campionato la Juventus incontrò il Venezia, superato dalla doppietta di Trezeguet, promosso titolare, e da quella di Del Piero che, nel primo e secondo tempo, raggiunse e superò il traguardo dei 100 gol in maglia bianconera. La successiva doppietta nel derby al Torino non bastò alla Juventus per vincere: il Toro infatti rimontò 3 gol. Nella sua carriera, ha realizzato 4 reti nei derby. Il 31 ottobre del 2001, nell'incontro di Champions League perso contro il Celtic Glasgow 4-3, realizzando il gol dello 0-1 con una punizione, segnò il 27º gol in campo europeo, superando il record di marcature nelle Coppe europee con la maglia bianconera precedentemente appartenuto aRoberto Bettega. Il 23 novembre, sempre in Champions, trasformò in rete una punizione al Porto, mentre in campionato, il 9 dicembre, segnò il gol del pareggio contro il Milan. Nell'ultima giornata di campionato, il famoso 5 maggio 2002, grazie al passo falso dell'Inter che perse 4-2 con la Lazio ed alla vittoria della Juventus contro l'Udinese per 2-0, in cui Del Piero segnò e fece segnare un gol, vinse il suo quarto scudetto, primo da capitano, contribuendo con 16 realizzazioni ed una buona somma di assist per il suo compagno di reparto. In quell'anno insieme a Trezeguet registrò il record come coppia d'attacco più prolifica d'Europa, 40 gol in due[80] (24 gol il franco-argentino, che gli valsero il primato nella classifica marcatori, insieme a Dario Hubner, e 16 suoi).

2002-2003: Il campionato, Supercoppa Italiana e la finale di Champions League

Iniziò al meglio la stagione 2002-2003 con 10 gol nelle prime 7 partite della Juventus. Realizzò due gol decidendo la finale di Supercoppa di lega in favore della sua squadra. Il 19 ottobre 2002, con un gol all'Inter, arrivò a quota 131 gol con la maglia della Juventus, eguagliando Pietro Anastasi. Il 26 gennaio 2003, nella vittoria interna contro il Piacenza dedicò un gol all'avvocato Gianni Agnelli, venuto a mancare pochi giorni prima.[81] Nello scontro diretto con la principale rivale per la lotta scudetto, il Milan, ispirò i gol di Di Vaio e Thuramcon cui la Juventus vinse 2-1 in casa. Nella partita Juventus-Brescia vinta 3-1, realizzò il gol numero 100 in Serie A. Giocò una parte significativa della corsa che portò i bianconeri alla finale di Champions League, segnando 5 reti, l'ultima in semifinale di ritorno contro il Real Madrid, in cui fornì anche l'assist a Trezeguet per il gol di apertura. Partita poi finita 3-1 per i bianconeri, che ribaltarono la sconfitta subita all'andata per 2-1 eliminando i campioni in carica dalla competizione.[82] Dopo aver vinto il quinto scudetto, nella prima finale tutta italiana della storia,[82] la Juventus venne sconfitta ai calci di rigore dal Milan. Finì la stagione come capocannoniere della Juventus in Serie A e Champions League (in coabitazione con Pavel Nedvěd).

2003-2004: Supercoppa Italiana

Iniziò la nuova stagione di Serie A come le due precedenti con una doppietta, quando la Juventus superò l'Empoli per 5-1 al delle Alpi. A ottobre figurò per la settima volta in carriera tra i candidati per il Pallone d'oro. Con un gol aiutò la Juventus a conquistare la vittoria interna più ampia della sua storia in UEFA Champions League quando i bianconeri sconfissero l'Olympiakos per 7-0. Il 18 dicembre, con il gol al Siena, arrivò a quota 150 reti realizzate con la maglia della Juventus ed un mese dopo, ancora al Siena, marcò la quarta tripletta in carriera. Vinse la Supercoppa Italiana con la Juve per la quarta volta dopo la vittoria ai rigori contro il Milan, e perse la finale di Coppa Italia, avendo realizzato un ininfluente gol in finale contro la Lazio.

Del Piero con Fung Ka Ki in un incontro amichevole.

2004-2005: Lo scudetto revocato

Con un gol al Djurgårdens,[83] nei preliminari di Champions, iniziò il 2004-2005, mentre nella quarta giornata della fase a gironi, segnò l'unico gol della partita Bayern Monaco-Juventus, che valse la qualificazione agli ottavi.[84] Il 9 gennaio contro il Livorno andò in gol sbloccando la partita e raggiungendo Felice Borel II, fermo a quota 163 reti con la Juventus.[85] La rete che segnò all'Atalanta, il 30 gennaio 2005, fu la 167ª con la Juventus con cui raggiunse Omar Sívori.[86] In quella stagione il ruolo di titolare fisso nella Juventus venne messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimović e soprattutto di Fabio Capello, che spesso lo relegò in panchina[87] e con il quale il giocatore non ebbe mai un rapporto ottimale dal punto di vista delle scelte tecniche.[88][89][90] In realtà, contrariamente alla susseguente stagione, in questa giocò spesso da titolare, ma venne spesso sostituito. Riuscì a segnare 14 gol in campionato, più una serie di assist per i compagni di squadra, come quello in rovesciata per il gol-vittoria di David Trezeguet[91] a San Siro contro il Milan, scontro al vertice in Serie A.[92] Stando ai 3 gol inChampions League concluse la stagione con un computo totale di 17 reti segnate, il migliore al club. Nell'ultima di campionato segnò al Cagliari il gol di apertura nella vittoria per 4-2, vincendo lo scudetto che sarà in seguito revocato.

2005-2006: Il caso Calciopoli

La stagione 2005-2006 cominciò bene per lui, che segnò due volte all'esordio in campionato con l'Ascoli. La rete al Livorno del 6 novembre fu la numero 178 in bianconero, con cui raggiunse Roberto Bettega. Con i gol al Bruges in Champions, al Treviso e con la doppietta al Rapid Vienna riuscì ad affiancare Giampiero Boniperti quale cannoniere storico della Juventus con 182 gol. Il 10 gennaio 2006 nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, con i tre gol alla Fiorentina, quinta tripletta in carriera, superò il record di Boniperti e salì a quota 185 reti diventando il miglior cannoniere di sempre nella storia della Juventus.[93] Il 12 febbraio 2006, da sostituto di Zlatan Ibrahimović segnò su punizione il gol-vittoria nelDerby d'Italia consolidando la marcia della Juventus verso la conquista del titolo.[94] Chiuse il campionato della Juventus con una rete alla Reggina e festeggiando un altro scudetto, che in seguito alla vicenda Calciopoli verrà assegnato dalla FIGC all'Inter, terza in campionato. Segnò 20 gol, dei quali 3 in Champions League, 5 in Coppa Italia di cui vinse la classifica marcatori e 12 in campionato giocando da titolare in sole 17 delle 38 partite totali della Juventus. Il posto in Nazionale restava in dubbio a causa delle buone prestazioni di altri attaccanti italiani,[95] ma ottenne ugualmente la convocazione per il Mondiale, dato che in quei due anni segnò 37 gol, vinse due campionati — poi annullati dalla giustizia sportiva — e con la maglia azzurra fornì prestazioni tali da convincere il CT Marcello Lippi a portarlo con sé in Germania.

2006-2007: La stagione nella serie cadetta


Del Piero nella partita contro il Rimini

Maglia celebrativa per le 500 presenze con la Juventus
In seguito alla retrocessione in Serie B della Juventus, con 17 punti di penalizzazione,[96] decisa dalla sentenza relativa a "Calciopoli", fu tra i pochi della rosa che non lasciò la società.[97] All'esordio stagionale ufficiale, il 23 agosto nel secondo turno di Coppa Italia, realizzò il gol decisivo per la vittoria 2-1 sul Cesena, dopo 10 secondi dal suo ingresso in campo.[98] Tredici anni dopo l'ultima esperienza con il Padova, il 9 settembre 2006 giocò contro il Rimini la sua prima partita in Serie B con la maglia della Juventus, che pareggiò 1-1. Sette giorni più tardi, sabato 16 settembre, scese in campo per la 500ª partita ufficiale tra i professionisti, di cui 486 con la Juventus e 14 con il Padova. In tale circostanza segnò il primo gol nel campionato cadetto con la maglia bianconera che sancì la vittoria per 2-1 contro il Vicenza, prima vittoria del club torinese nel torneo ed il 28 ottobre segnò il suo duecentesimo gol in maglia bianconera contro il Frosinone debuttante in Serie B, entrando definitivamente nella storia del club torinese.[99] Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, toccò un traguardo che solo altri due calciatori del passato, Scirea e Furino, erano riusciti a raggiungere, quello delle 500 presenze in gare competitive con la Juventus.[100] Gli venne consegnata una targa ed il modellino della nuova 500 personalizzata per l'occasione.[101] Chiuse il campionato con una doppietta all'Arezzo nella vittora 1-5, con cui la Juventus ottenne con tre giornate di anticipo la matematica certezza del ritorno in Serie A.[102] Alla fine del campionato i suoi gol in totale furono 20 e gli consentirono di vincere il titolo di capocannoniere del campionato.

2007-2008: Il ritorno in A


Del Piero, con la maglia dellaJuventus, il 7 ottobre 2007 nella trasferta contro la Fiorentina (1-1)
Segna il suo primo gol in Serie A il 2 settembre 2007 contro il Cagliari partita finita 3 a 2 per la Juventus. Il 3 settembre venne premiato con ilGolden Foot 2007, piazzandosi davanti a Roberto Carlos e David Beckham.[103] Il 15 ottobre prolungò il contratto fino al 2010, con una riduzione dell'ingaggio a 4 milioni di Euro per il primo anno e 3,7 per il secondo.[104]
Il 25 novembre con due gol permette alla Juventus di vincere la partita contro il Palermo per 5 a 0. Contro la Lazio a metà dicembre arriva l'ennesima doppietta siglando i gol del 2 a 1 e del 3 a 1 (3-2). Nella prima parte di stagione mise a segno 9 reti. Nei quarti di finale di Coppa Italia sia all'andata e al ritorno contro l'Inter segna 2 gol. A marzo si aggiunse a Gaetano Scirea come giocatore con più presenze nella Juventus quando giocò la sua 552ª partita contro l'Inter a San Siro vinta 2-1,[105] mentre ad aprile, nella gara persa contro il Palermo (3-2) dove pure segnò i gol del momentaneo pareggio, divenne il calciatore più utilizzato nella storia del suo club.[106]
Il 6 aprile come l'andata segna 2 gol contro il Palermo ma questa volta è la squadra rosanero a trionfare per 3 a 2 con 2 gol di Amauri. Portò in vantaggio i bianconeri che superarono il Milan 3-2 in trasferta rafforzando la corsa della Juventus per un posto in UEFA Champions League mentre otto giorni dopo segnò altri 3 gol sul campo dell'Atalanta. Sono otto le sue triplette in carriera: sei in campionato tra Serie A e Serie Be due nelle Coppe. Nell'ultima partita di campionato, che vedeva la Juventus confrontarsi con la Sampdoria a Marassi, segnò una doppietta che gli consentì di terminare la sua stagione con 21 gol all'attivo che gli propiziarono il titolo di capocannoniere della Serie A.[107]

2008-2009: Il ritorno in Champions League

« Certo che Del Piero non invecchia vera­mente mai. »
(Diego Armando Maradona dopo la storica doppietta di Del Piero in Real Madrid-Juventus del 5 novembre 2008[108])
Nella stagione 2008-2009, dopo oltre due anni di assenza, tornò a disputare la UEFA Champions League, passando attraverso la fase preliminare. Nella gara di andata del terzo turno, il 13 agosto 2008, all'Olimpico di Torino la Juventus affrontò gli slovacchi dell'Artmedia Bratislava e realizzò il gol del raddoppio con uno destro a giro sul secondo palo dal limite dell'area.[109]
Il 17 settembre, nel primo incontro della fase a gironi, segnò contro lo Zenit San Pietroburgo un gol su punizione da 38 metri di distanza che decretò la vittoria dei bianconeri per 1-0,[110] mentre il 21 ottobre, nel terzo turno della prima fase a gironi, concluse una triangolazione con Amauri con una parabola a girare da fuori area, segnando il primo dei due gol che hanno decretato la sconfitta del Real Madrid.[111] Si ripeté nella gara di ritorno del 5 novembre al Santiago Bernabéu, realizzando entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real, diventando il primo giocatore di una squadra italiana a segnare una doppietta nello stadio spagnolo[112] ed incantando il pubblico, che gli tributò una standing ovation al momento dell'uscita dal campo.[113]

Alex Del Piero durante l'amichevole estiva contro il Manchester United all'Old Trafford
Il 29 novembre in Juventus-Reggina, 14ª giornata del campionato di Serie A, segnò il 250º gol con la maglia bianconera, realizzando il rigore del definitivo 4-0.[114] Secondo un sondaggio svolto verso la fine del 2008 dal Tg1, è risultato il migliore atleta italiano dell'anno.[115] Chiuse il 2008, il suo anno più prolifico, con 28 gol realizzati di cui 20 in serie A, che lo hanno laureato capocannoniere dell'anno solare.[116][117] Il 19 gennaio 2009, venne premiato dall'Associazione Italiana Calciatori con tre Oscar del calcio in qualità di miglior calciatore italiano, miglior cannoniere dell'anno solare 2008 e come calciatore più amato dal pubblico.[118]
Il 10 marzo, nella partita di ritorno degli ottavi di Champions Juventus-Chelsea, segnò il gol del momentaneo 2-1 per i bianconeri, che verranno poi eliminati dalla competizione.[119] Inoltre siglò la sua 115ª presenza nelle coppe internazionali, 111ª se si contano solo le Coppe europee, con la maglia della Juventus, entrambi record assoluti. Chiuse la stagione in Champions League con 5 gol[120] in 8 presenze (più uno realizzato nei preliminari).
Il 10 maggio a San Siro contro il Milan nella partita terminata 1-1, entrò a 20 minuti dalla fine siglando così la sua seicentesima presenza con la maglia della Juventus, record assoluto.[121] Una settimana dopo, il 17 maggio, con 397 presenze in Serie A in maglia bianconera, eguagliò Gaetano Scirea. Il 24 maggio nella partita vinta 0-3 contro il Siena, realizzò una doppietta e l'assist per Marchisio, arrivando così a quota 21 reti stagionali di cui: 8 su punizione, 9 su azione, 4 su rigore. Il 31 maggio gli venne consegnato allo Stadio Olimpico di Torino il Pallone d'argento come riconoscimento al calciatore più corretto del 2008-2009.[122] Il 17 luglio rinnova la sua permanenza in bianconero fino al 2011, firmando il contratto per un anno in più rispetto alla precedente scadenza fissata per il 2010.[123]

2009-2010: Le 400 partite in A

Un infortunio muscolare alla coscia sinistra, rimediato in allenamento a metà agosto, lo costrinse a saltare le prime 6 partite stagionali. Debuttò in campionato il 27 settembre 2009nei minuti finali di Juventus-Bologna (1-1) tagliando il traguardo di 400 apparizioni in serie A.[124] Si infortunò di nuovo il 1º ottobre procurandosi in allenamento una distrazione muscolare di primo/secondo grado alla coscia sinistra, la stessa del precedente infortunio.[125] A metà stagione, a causa di questi infortuni, concluse il girone d'andata senza segnare alcuna rete (per la prima volta da quando milita nella squadra bianconera).[126] Dopo diverse panchine tornò al gol agli ottavi di Coppa Italia col Napoli il 13 gennaio 2010, segnando una doppietta decisiva per il passaggio del turno.[127] Segnò da posizione defilata il primo gol stagionale in campionato nella sconfitta con la Roma all'Olimpico di Torino.[128] Il 14 febbraio nella vittoria per 3-2 sul Genoa, siglò una doppietta che valse la prima vittoria della gestione Zaccheroni.[129] Il 14 marzo 2010 centrò i gol numero 300 e 301 della sua carriera nel pareggio casalingo per 3-3 contro il Siena. Finì la stagione come capocannoniere della squadra con 11 reti complessive.

2010-2011: La stagione della nuova era Agnelli

La stagione iniziò con una sequela di gol in Europa League: il primo nel ritorno del primo turno preliminare contro lo Shamrock Rovers Football Club con una punizione da 33 metri[130], un altro nel ritorno del secondo turno preliminare contro lo Sportklub Sturm Graz con un "gol alla Del Piero"[131] e il terzo con un sinistro da una distanza di 25 metri contro il Lech Poznań.[132] Il 30 ottobre, nella partita vinta 1-2 sul campo del Milan, realizzò il secondo gol della sua squadra scavalcando così Giampiero Boniperti quale marcatore juventino più prolifico della Serie A con 179 reti. Nella sfida esterna contro il Cagliari del 5 febbraio, portò a 444 il numero di presenze in Serie A superando il record al club fissato da Boniperti.[133] Il 20 marzo 2011, segnò il gol del 2-1 contro il Brescia partendo palla al piede da centrocampo e (dopo aver saltato un difensore) concludendo a giro nell'angolino basso. Il 5 maggio 2011, rinnovò di un anno il suo contratto con la società bianconera: percepirà un milione di euro più bonus.[134] Concluse la stagione con 11 reti e 6 assist che lo resero il miglior marcatore stagionale della Juventus per la nona volta in carriera.

2011-2012: L'ultima stagione alla Juventus

La stagione comincia con la scelta di Antonio Conte come nuovo tecnico della squadra (già suo capitano in squadra meno di dieci anni prima), e con l'esordio nel nuovo Juventus Stadium, grazie al quale Del Piero vanta il record di aver giocato e segnato in quattro degli impianti bianconeri. Questa sarà anche la sua ultima stagione da calciatore della Juventus, come annunciato da Andrea Agnelli.
Il 24 gennaio 2012 realizza la sua prima marcatura stagionale nel nuovo stadio nel 3-0 ai quarti di finale di Coppa Italia contro la Roma, siglando la seconda rete con un gol alla Del Piero. Va a segno anche nella semifinale di ritorno a Torino contro il Milan firmando il gol dell'1-0 (finale 2-2); con la Juventus e il suo capitano che tornano così a giocarsi una finale di Coppa 8 anni dopo la sconfitta con la Lazio.[135] Il 25 marzo allo Juventus Stadium sigla il suo primo gol stagionale in campionato nel 2-0 sull'Inter.[136] L'11 aprile, dopo essere subentrato a Vučinić nei minuti finali della sfida contro la Lazio, festeggia la 700ª partita con la Juventus segnando su punizione il gol vittoria (2-1).[137] Il 6 maggio 2012 conquista lo scudetto con la maglia bianconera con una giornata d'anticipo nella partita giocata a Trieste contro il Cagliari vinta 2 a 0, favorevole anche la vittoria dell'Inter contro il Milan per 4 a 2.[138][139][140] Il 13 maggio 2012 disputa la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juventus contro l'Atalanta segnando il 290º gol della sua carriera bianconera. Il capitano della Juventus esce dal campo al 57', acclamato dai tifosi in lacrime, dopo aver giocato la sua ultima partita a Torino con la maglia della Juventus.[141]

Nazionale


Del Piero dopo la semifinale contro la Germania nel 2006.

Nazionali giovanili

Nel 1991 partecipò con Nazionale giovanile Under-17 al Mondiale di categoria, realizzando una rete. Tra il 1992 ed il 1993 giocò 14 partite con l'Under-18, segnando 12 reti.
Il 20 gennaio 1993, quando ancora militava nel Padova, esordì nella selezione Under-21 di Cesare Maldini, nell'amichevole vinta 1-0 contro laRomania. Nel 1994 partecipò alle qualificazioni all'Europeo Under-21, giocando anche la gara di ritorno dei quarti di finale contro laCecoslovacchia in cui realizzò il primo gol con gli azzurrini. Giocò anche alcune partite di qualificazione all'Europeo successivo, disputando entrambe le gare dei quarti di finale contro il Portogallo.
In totale vestì in 12 occasioni la maglia dell'Under-21 realizzando 3 reti, quella contro la Cecoslovacchia e due il 21 febbraio 1996 in amichevole contro l'Ungheria.

Nazionale A

Ha vestito 91 volte la maglia della Nazionale segnando 27 reti, miglior marcatore azzurro in attività e quarto di sempre, a pari merito con Roberto Baggio. Esordì nella Nazionale maggiore sotto la guida di Arrigo Sacchi a 20 anni, il 25 marzo 1995 in Italia-Estonia (4-1), mentre il primo gol lo segnò il 24 gennaio 1996 nella partita Italia-Galles (3-0) disputata a Terni.[142]
Ha disputato tre Mondiali (199820022006) nei quali ha realizzato due reti, e quattro Europei (1996200020042008) nei quali ha realizzato una rete. Secondo la critica le sue prestazioni a Francia '98 e ad Euro 2000 sono considerate deludenti.[143] In quest'ultima competizione, nella partita conclusiva del girone eliminatorio contro la Svezia realizzò all'88º il gol del definitivo 2-1, con un tiro che si infilò all'incrocio dei pali della porta di Magnus Hedman. Nella finale persa contro la Franciasbagliò due comode occasioni da gol[144][145][146] per portare l'Italia sul 2-0: Del Piero si dichiarò amareggiato per la sua prestazione e disse che la colpa della sconfitta era in buona parte sua.[143] Fu protagonista di staffette famose con Roberto Baggio[147] e Francesco Totti[148] rispettivamente ai mondiali francesi e nippocoreani. In quest'ultimi segnò una rete contro il Messico, dedicandola al padre da poco scomparso e fissando il risultato sull'1-1.
Nel 2006 diventa campione del Mondo sotto la guida di Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus. Viene convocato per il suo terzo Mondiale. È entrato a partita in corso nelle prime due partite contro Ghana[149] e Stati Uniti[150][151] e ha giocato da titolare solo contro l'Australia.[152] Ha poi giocato la parte finale della semifinale contro laGermania, segnando la rete del 2-0 allo scadere del secondo tempo supplementare.[153][154] Il 12 luglio 2006, dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine nella finale contro laFrancia, ha segnato il quarto rigore della serie che hanno fatto vincere all'Italia il quarto mondiale.[155][156]
Ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra il 10 settembre 2008, nella gara contro la Georgia valida per le qualificazioni al Mondiale 2010.

Statistiche

Detiene i seguenti record con la Juventus:
  • Record di presenze ufficiali: 704
  • Record di marcature ufficiali: 290
  • Record di presenze nei campionati italiani: 513
  • Record di marcature nei campionati italiani: 208
  • Record di presenze in Serie A: 478
  • Record di marcature in Serie A: 188
  • Record di marcature in Serie B: 20
  • Record di presenze nelle competizioni UEFA per club: 130
  • Record di marcature nelle competizioni UEFA per club: 54
  • Record di stagioni nella Juventus: 19
  • Record di stagioni da capitano della Juventus: 11
  • Record di marcature in una singola edizione della UEFA Champions League: 10
  • Record di reti decisive in assoluto con la maglia della Juventus: 135 gol[157]
  • Record di minuti giocati: 48.610[158]
Altri record individuali:
  • 1º nella speciale classifica dei calciatori italiani che hanno segnato più reti nello stesso club con 290 realizzazioni (nella Juventus)[159]
  • 1º nella classifica dei marcatori della Supercoppa Italiana, con 3 reti in sei finali disputate, al pari di Andrij Ševčenko e Samuel Eto'o
  • 1º nella classifica dei giocatori italiani che hanno conseguito più stagioni in doppia cifra (15 stagioni)[159]
  • 1º nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in partite ufficiali (48 di cui 42 con la Juventus e 6 con la Nazionale)
  • 1º nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni con una squadra di club (42 nella Juventus)
  • 1º nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in Serie A con 22 reti
Altre statistiche individuali:
  • 3º nella speciale classifica dei cannonieri italiani di tutti i tempi, dietro Silvio Piola (364 gol), Giuseppe Meazza (338 gol) con 321 gol.
  • 2º nella classifica dei giocatori, ad aver giocato nella Juventus, che hanno segnato più gol nella Nazionale Italiana a pari merito con Roberto Baggio (27), dietro Silvio Piola (30)
  • 2º nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol in una singola stagione nella Juventus (32), dietro Felice Borel II (34)
  • 2º nella classifica dei giocatori che hanno realizzato più punizioni in Serie A con 22 realizzazioni, dietro Mihajlović a quota 28
  • 2º nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nelle competizioni UEFA per club (130), dietro Paolo Maldini (174)
  • 2º nella classifica dei giocatori italiani con più gol nelle competizioni UEFA per club (54), dietro Filippo Inzaghi (70)
  • 2º nella classifica dei giocatori italiani con più gol nella Champions League (44), dietro Inzaghi (50)
  • 2º nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nella Champions League (91), dietro Maldini (128)
  • 2º nella speciale classifica dei giocatori che hanno militato in Serie A ad aver segnato più calci di punizione in carriera con squadre di club (42 gol), dietro Mihajlovic (43 gol)[160]
  • 5º come numero di presenze in Italia con la stessa maglia (704), dietro Maldini (902 col Milan), Zanetti J. (797 con l'Inter), Bergomi (756 con l'Inter) e Baresi (719 col Milan)

Presenze e reti nei club

Statistiche aggiornate al 15 maggio 2012.
Con la maglia bianconera ha segnato finora 290 gol[3] (miglior marcatore di sempre di una squadra italiana) di cui:
  • 186 su azione, 62 su calcio di rigore e 42 su calcio di punizione.[161]
Per quanto riguarda i calci di rigore, ne ha realizzati 62 su 75:
  • 50 su 61 in Serie A, 2 su 3 in Serie B, 6 su 7 in Champions League, 4 su 4 nelle Coppe Italiane.[162]
  • Squadre più battute:[157]
Lazio: 14 reti
RomaParmaSiena: 13 reti
FiorentinaNapoli: 11 reti
BresciaAtalanta: 10 reti
MilanInter: 9 reti
  • Squadre europee più battute:
Real Madrid: 5 reti



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